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NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, I 7 MITI DA SFATARE

31 Agosto 2022

Costi eccessivi e manutenzione troppo onerosa: verità o falso mito?

Ci sono alcuni falsi miti sul noleggio a lungo termine che influenzano negativamente alcuni potenziali acquirenti di questa formula. Convinzioni spesso radicate, che non corrispondono alla realtà o la rispecchiano solo in minima parte.

Vediamo quindi quali sono i 7 falsi miti sul noleggio a lungo termine.

I 7 FALSI MITI SUL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

1. IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE COSTA TROPPO
Spesso si sente dire: rispetto all’acquisto del veicolo, il renting costa di più. Guardando solo il prezzo (ovvero il canone mensile) questa affermazione in molti casi è vera, ma occorre considerare altri fattori.

Il noleggio dell’auto non è una semplice formula d’acquisizione della vettura o del mezzo commerciale, ma è costituito da un insieme di servizi inclusi nel prezzo. Qualche esempio?

  • Assicurazione
  • Bollo
  • Manutenzione

Nel caso di un’auto di proprietà, vanno a costituire le cosiddette spese straordinarie o impreviste. Ci sono poi anche alcuni costi “intangibili”, primo fra i quali il tempo che occorre impiegare per espletare tutte le burocrazie legate all’auto.

Nel noleggio a lungo termine, i costi imprevisti non esistono (possono esserci solo eventuali costi legati allo sforamento dei chilometri o ai danni al veicolo, ma tutto è precisato nel contratto). Per capire se il noleggio conviene o meno, dunque, occorre partire da un presupposto: considerare il costo totale d’utilizzo dell’auto, e non solo i listini.

2. IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE CONVIENE SOLO SE FAI TANTA STRADA
Questo è indubbiamente vero se si considerano i contratti di noleggio destinati alle grandi aziende, ma è falso se si guarda tutta l’offerta presente sul mercato.

Ultimamente le società di renting hanno infatti lanciato formule studiate ad hoc per i clienti privati, che prevedono percorrenze in linea con quelle che normalmente caratterizzano questo target (15mila km, o anche meno). Soluzioni flessibili, “tagliate” anche sulle esigenze di chi non fa molta strada.

3. FINITO IL NOLEGGIO NON MI RESTA IN MANO NULLA
“Alla fine del contratto non mi resta in mano niente!”. Occorre effettivamente restituire l’auto alla società di noleggio, ma questo non deve essere visto necessariamente come un male. Anzi, è un’opportunità per il cliente.

In primis perché molte aziende di renting offrono al cliente l’opzione di acquistare il veicolo. In secondo luogo perché, non avendo la proprietà dell’auto, il driver non è costretto a fare tutta la trafila tipica del cambiamento della vettura: ovvero far rottamare la vecchia auto, o semplicemente farla valutare per una permuta. Tradotto: con il noleggio, il cliente non deve preoccuparsi della svalutazione del veicolo che guida. E non è poco.

4. TUTTI QUEI SERVIZI NON SERVONO
Il canone, secondo alcuni, è caratterizzato da troppi servizi, compresi alcuni che non servono. Anche questo è un luogo comune. Le nuove formule promosse dai noleggiatori, infatti, non sono all inclusive, ma consentono all’utente di scegliere quali servizi includere nel contratto. Con un conseguente abbassamento del canone di renting.

Se ad esempio faccio poca strada e solo in città, non ho bisogno di cambiare le gomme d’inverno. Alcune formule di noleggio a lungo termine consentono quindi di non includere questa opzione. Parliamo, quindi, di servizi modulabili a seconda delle esigenze: questa è la direzione che il noleggio ha intrapreso.

5. NON HO IL VANTAGGIO DELLA RIVENDITA
Certo, nel noleggio a lungo termine l’auto è di proprietà dell’azienda locataria. Di conseguenza, dicono in molti, non c’è la possibilità di effettuare una permuta e nemmeno quella di rivendere il veicolo.

Della rivendita abbiamo già parlato: spesso comporta una trafila piuttosto lunga e, in aggiunta, guadagni esigui rispetto ai soldi spesi per l’acquisto. Per quanto riguarda la permuta dell’auto, invece, molte società di noleggio, oggi, consentono ai privati di “dare dentro” la loro vettura usata per passare al renting. Un incentivo senza dubbio molto importante.

6. I COSTI DI MANUTENZIONE SONO TROPPO ALTI
In realtà è difficile dimostrare che, in totale, i costi di manutenzione di un’auto a noleggio siano più elevati di quelli di un’auto in proprietà.

Si tende, infatti, a considerare ancora una volta solo il delta tra il prezzo di listino e quello del canone. Ma, per fare il calcolo giusto, al prezzo di listino vanno aggiunte le spese per i tagliandi dell’auto (spesso, se il prezzo d’acquisto è basso, gli intervalli di manutenzione sono brevi e il controllo in officina, costa, in media, oltre i 200 euro ogni volta) e per la manutenzione straordinaria (sempre inclusa nel canone). Spese dilazionate nel tempo, ma che certamente pesano sul portafogli.

7. IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NON CONVIENE SE SEI UN PRIVATO
“Non hai la Partita Iva, non scarichi i costi, quindi il noleggio a lungo termine non ti conviene”. Abbiamo sentito dire tante volte questa frase. Eppure, oggi i dati smentiscono questo falso mito: nel solo ultimo trimestre del 2021, il 15,5% delle auto a noleggio era destinato ai privati (fonte: Unrae). Vero, è ancora una nicchia, ma questo vuol dire che decine di migliaia di persone hanno reputato la formula conveniente.

Merito delle offerte delle società di noleggio, studiate ad hoc per i privati, flessibili e modulari, ma anche di una formula che è in grado di soddisfare esigenze di mobilità di lunga durata. Per molti, è solo una questione di “cultura”. Se uso l’auto a noleggio quando vado in vacanza o per gli spostamenti cittadini con il car sharing, perché non la posso utilizzare quotidianamente? In parecchi, si sono posti questa domanda e hanno risposto scegliendo il possesso al posto della proprietà.

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